Powered By Blogger

mercoledì 12 agosto 2015

Le tragicomiche domenicali della bassa.Seconda parte. ( titolo provvisorio)

E con questa visione sublime interrompo la dotta conferenza agronomica: sono finalmente arrivato all'aziendina agricola a conduzione famigliare. Tutto locale, localissimo, anche se i dubbi iniziano ad affiorarti quando ti giri, guardi intorno e cerchi disperatamente i lori alberi da frutta. Manco mezzo.Vedi solo delle gran case, caseggiati e cascine che sembrano posizionate apposta per coprire la vista di quello che ci sta dietro. In aperta campagna, anche qui, come da noi, del gran mais e poi ancora mais che non finisce mais. Un pizzico qua e là di erba infermiera, una spolverata di soia, fine della storia.
Inizi a insospettirti: "Bhè ma 'ndua iè finì toti i piaant de brogni, peschi e ceresi??"
Eviti comuqnue di fare domande inopportune per non sembrare uno stupido malfidente, paghi, ringrazi e carichi tutto in macchina.
Conclusa con successo l'operazione Mato Grosso.
Posso finalmente tornarmene a casuccia! Prima però devo ricordarmi di passare a prendere i giornali.
Raggiunta l'unica edicola aperta la domenica mattina, lascio la macchina con le quattro frecce a bordo strada, tanto ci metto un attimo ed entro.
Si, entro, all'interno della strattura, che richiama tanto quei bungalow per terremotati, perchè una volta si andava all'edicola, adesso si entra, in edicola: da chioschetti simpatici e graziosi sono evoluti in veri e propri giganti che occupano abusivamente libbre ed acri di suolo pubblico.
Arrivati al banco iniziate a dire."Salve, vorrei il/la..." Che subito venite stoppati dalla persona al banco, che, senza dirvi una parola, con un unico ed eloquente gesto, come se sapesse già quello che volete, vi rifila una specie di volantino pieghevole.
"No guardi, ci deve essere un malinteso io non voglio questo giorna..." Lui insiste, ostinatamente muto, con l'indice puntato al pamphlet, voi lo guardate meglio, esterrefatti: è una mappa! Non della città, no no, proprio dell'edicola e scoprite che lui non è l'edicolante ma il portinaio.
Vi fa un cenno, in modo molto cortese, con la mano che tagliuzza l'aria come una mezzaluna farebbe con il prezzemelo, che tradotto sarebbe:" Smamma rimbambito! Datti una mossa ad iniziare il percorso e seguire le indicazioni riportate!"
Consultando tutte le mie arrugginite doti d'orientamento, arrivo ad una botola aperta da cui parte una scala che sprofonda in qualche occulto regno infero. Il posto giusto, penso tra me e me, per custodire tutte quelle riviste e giornali!
Che sia il piano inferiore non ci sono dubbi, tutte quelle torce a parete e quelle stalagmiti sul pavimento rendono alquanto bene l'idea.
La cosa ancora più assurda è che non mi trovo in un banale corridoio, ma come la mappa mostra senza ombra di dubbio, tranne quella delle torce, ma in un autentico labirinto, le cui pareti sono tappezzate dai più svariati e variopinti periodici.
Come la legenda della mappa riporta, ogni segmento del labirinto è adibito a tematiche diverse, mentre al centro, sempre ammesso che mai ci arrivassi, se ne sta il vero edicolante.
Una noticina a piè di pagina recita: nel caso, più che un caso, una certezza, vi perdiate tra i meandri del labirinto, vi consigliamo l'acquisto della rivista "Come espugnare qualsiasi labirinto in 20 facili mosse", che potete trovare nel corridio b12, sezione enigmi, cruciverba e seghe mentali. Per le altre, chiedere, a bassavoce, all' edicolante.
Pazzesco, manco la biblioteca perduta di Alessandria,in provincia di Alessandria, ha un tale estensione! Inizio con una certa circospezione a guardarmi intorno: sono tra le sacre pareti dell'editoria moderna! E per fortuna che stava in crisi nera! O forse, proprio perchè in crisi così profonda, tutti gli invenduti d'Italia degli ultimi decenni finiscono nelle iper-edicole come questa.
In effetti mi accorsi che molte delle riviste erano datate quasi quanto i trogloditi di cui vi ho ampiamente documentato. Capii allora che era un' edicola di reminders. Anche se ovviamente sono presenti anche tutti gli altri titoli di una normale edicola.
Lo scenario era molto suggestivo: miriadi di pezzi invenduti e scarti di magazzino impilati sino al soffitto, tonnellate di residuati strappati dalle grinfie dei maceri e di qualche cantina umida e ammuffita. Già...un pò come questa, alla fine...
Prestando la massima attenzione a non perdermi, inizio il mio giro turistico, seguendo le indicazioni riportate sulla mappa:
I° tappa.
Settore animali, di compagnia o asociali.
A fianco delle rivista Il mio cane, un vero must per ogni cinofilo, c'era Il mio padrone, esclusivamente per cani a pelo colto.

Donnola moderna: continuano le lezioni di caccia e cattura. Come non farsi sfuggire i vostri polli che si credono galletti. Non perdete gli esclusivi consigli della procace Fai-na-moina.

Come allevare glomeridi e far soldi a palate. Oh bella, questa mi è nuova.
E che cavolo sono i glomeridi? Sfogliai incuriosito la rivista e dalle foto capii che erano molto simili a quelle curiose bestioline che si chiudono perfettamente a palla se disturbate. Le vedevo da mio nonno sotto i vasi del giardino o nell'orto, intente a scorazzare con quell'infinità di piedini che si ritrovano. Non a caso sono parenti dei millepiedi. Solo che questi erano coloratissimi e scoprivo che c'era un vero e proprio business legato a collezionisti svitati, soprattutto tedeschi, che si dilettavano ad allevare e far figliare in terrari appositi, queste piccole biglie viventi. Chi l'avrebbe mai detto!? Nella rivista erano presenti anche delle mappe di distribuzione dove andare a cercare le specie endemiche italiane, ovvero quelle che vivono esclusivamente nel nostro paese, ambitissime e pagatissime dai facoltosi allevatori crucchi.


Settore caccia.
La caccia al capodoglio per quasi tutti. In omaggio la micidiale fiocina appartenuta al capitano Abac

Cacciare i cacciatori. Consigli per l'appostamento, l'abbattimento, lo smembramento, la conservazione e la cottura.
Intervista inclusiva ad Annibale Carpacci, Attivista Integralista Ambientalista, in una parola AIA, come i petti di pollo, che ci spiegherà i pregi e le caratteristiche organolettiche della carne dis-umana.

Settore bricolage:
Mille ikee per come passare il week end.
Costruisciti da solo il palazzo che hai sempre desiderato. Con il primo numero le chiavi di casa, che spalancheranno tutti i tuoi segni. Sono previste 138.943 uscite. Ma che per noi sono fior fiori di entrate.

Elenco telefonico degli artigiani d'Italia. Tutti i numeri di idraulici, elettricisti e falegnami delle regioni italiane. Inutile insistere con chiodi, chiavi irlandesi, palermi e trapani: non siete ferrati in materia, siete delle schiappe mostruose, date retta alle vostre consorti per una volta!

Stendiamo un velo pietoso, è proprio il caso di dirlo, sul settore del ricamo punto e croce, merletti e passerotti vari, sarebbe come sparare sul crociere rosso.

Mi soffermai, invece, alla sezione che tanto avrebbe appassionato mio nonno:
settore enigmi, cruciverba e seghe mentali.
La vista e rivista più blasonata era quella con in copertina una croce rossa su fondo bianco,
la settimana templare: parole crociate contro i musulmani miscredenti.

Come espugnare qualsiasi labirinto in 20 facili mosse. Eccolo qui, allora la mappa non mentiva! Ma non mi freghi! Non cederò alla tentazione! Ce la farò senza di te!

Settore cucina: Il convento delle delizie.
Le minestre di fra Zuppone e i bigodini alla puttanona di suor Decumana.
Crudismo nudo e crudo.
Non solo vegetariani e vegan. La nuova frontiera dei crudisti-crudelisti carnivori: prova l'ebrezza di addentare le bestie al pascolo ancora vive. Riscopri l'omofagia dei misteri dionisiaci!
Il frutto proibito.
Fruttariani contro Moihicani, chi sopravviverà? Ne rimarrà soltanto uno?
Hi, Lander! Colui che da trent'anni è alla ricerca dei cocomeri perduti: scopri insieme a lui tutti i segreti delle varietà antiche di frutta. Vieni a trovarlo con noi a GlassCastle Beach, Piacenza.

Settore nuovi stili di vita, ecologia, decrescita

Pianeta verde, come le tue tasche.
Fai decrescere le tue pene e quelle planetarie in 7 giorni.
Starnutisti o salut!isti, chi è nato per primo?
Zozzonisti alla riscossa, perchè gli igienisti si sbagliano. Vivi nel lerciume totale per risvegliare gli anticorpi latenti che dormono in te! Oh yeahhh!
Il Riciclone delle Azzorre.
Usa l'acqua della pasta per lavare i piatti, il cane, farti la doccia, il pediluvio e poi bollire altra pasta, che alla fiera dell'est tuo padre comprò.
la scoperta dell'acqua calda, scopri i cicli e i ricicli dell'acqua!

L'architrave: l'edilizia in portachiave contemporanea
Case di paglia a km zero e soprattutto a costozero:1000 modi per rubare al contadino tutto il necessario. Non sono/solo balle,( di fieno)!!
Le nuove frontiere degli orti urbani: non sprecare l'acqua quando ti lavi i capelli! Se t'han sempre detto che non capisci un tu(ber)o pija la rivincita e fatte cresce le patate in testa e i cocomeri sul petto.Brevetti Monsanto concessi dai Commissari Pluto e Paperoga.

Settore bellezza femminile:

Vogue,Vago,Vacuo.
S-malto per unghie dall'irresistibile aroma di birra. Perdi le giornate insieme a noi a scegliere tra le 365 sfumature di colori possibili, per un look sempre luketooon, per chi non c'ha proprio un cazzo di meglio da fare, come noi !!

Prenditi cura del tuo corpo: cremina di funghetti trifolati alla nebbiolina tardo autunnale e proteine silk effetto uaoooo!!(marchio registrato) proestratte dai filetti di squaquarone appena munto, per un viso irresistibile, soprattutto in piadineria.


Cosmopollitant.

Definisci i tuoi addominali in soli dieci colpi, con questo scalpello potrai scolpirti degli addominali perfetti. Utilizza i bozzetti originali del Bernini!

Sei soddisfatta dei tuoi glutei? Sono abbastanza sodi e succulenti? Fai la prova barbie-cul, metti le chiappe sulla griglia e falle assaggiare ai tuoi invitati! Partecipa al concorso Pork-ketta Michelin!
Chi vincerà il concorso potrà fregiarsi di una pork-ketta d'oro marchiata a fuoco sulle sue chiappe e verra inserita nelle mitiche guide Michel-in-ass: Mangià, Beèr e nda a spass.

Finalmente, superato quest'ultimo tratto particolarmente insidioso e decelebrante, arrivo, un pò spossato e claudicante, al centro del labirinto. Ce l'ho fatta senza guida! Evvai!

Eccolo, lo vedo! Mi appare, come l'Arcangelo Gabriele, in un'aureola di luce mistica e splendente al neon, l'edicolante in carne ed ossa. Molta carne e anche molte ossa, soprattutto sulla testa!
Eh si, perchè non avrà avuto un paio di ali come Gabriele ma in compenso possiede un paio di corna possenti che gli spuntaano dalla fronte.
Non credo si sia accorto della mia presenza perchè sono coperto dal giornale che sta leggendo, L'eco di Cnosso. Posso permettermi così di studiarlo da vicino: tor-ace ampio, petto possente e villoso che fuoriesce da una camicetta a maniche corte stile hawaiano, pettinatura rasta.
Un bel tipo, non c'è che dire.
All'improvviso chiude e piega il giornale e con un vocione cavernoso si rivolge a me:" La prego, non mi guardi con quella faccia, chi si aspettava di trovare al centro di un labirinto se non un MinorTauro? Mio fratello maggiore invece è rimasto a Creta, nonostante la tremenda crisi e la disoccupazione dilagante non ne ha voluto sapere di emigrare in Italia, peggio per lui!".


Ecco una rara immagine che ritrae il nostro Minortauro:
 Colgo l'occasione per ringraziare l'ottima artista cremonese Roberta Sacchi, il cui Minotauro mi ha dato l'ispirazione per l'edicolante del labirinto.Qui la sua pagina:
https://www.facebook.com/pages/SAKKA/512811262093611


Allora io per rompere il ghiaccio e togliermi dall'imbarazzo, mi feci forza e coraggio e chiedo con parole proprio semplici semplici, anzi, di più, lineari, a e b, come l'alfabeto proto greco dei cretesi: "Mi scusi buon uo..bhè insomma...buon minotauro...ma la sezione per adulti dove si trova?"
Lui non muove ciglio nè baffo, si limita a schiacciare un bottone con su scritto "pisolino" e come nei migliori fumetti di zio paperone, si apre un varco davanti al banco, che con uno scivolo mi catapulta nel regno proibito.
Non credo ai miei occhi, roba pazzesca, vastità ed estensioni sterminate, un vero e proprio dungeon tipo quelli dei malati e patiti di spy story e 007, i maniaci del Bond-age( che adorano James Bond) e del BDSM ovvero Bond Deve Solo Morire ( che odiano James Bond).
Lo sguardo è subito catturato da numerosi led intermittenti, che sono postia parete intorno ad uno strano libraccio. Anzi, un voluminoso dizionario-schedario, tipo quei libri degli ingredienti che non si fila mai nessuno nei supermercati, ma qui assolutamente indispensabile: era il vademecum dello sporcaccione del 2000. Pubblicazione fondamentale per capire il coacervo e groviglio inestricabile di vocaboli e neologismi che rappresentavano il così mal variegato all'amarena mondo delle sessualità contemporanea.
Inizio a strabuzzare gli occhi quando mi accorgo che questa sezione sotto-sotterranea è estesa quanto quella precedente.
Sembra davvero di essere in un altro mondo ed in effetti si parla una lingua sconosciuta: miriadi di termini per me indecifrabili, che un pò grazie al vademecum ad inizio sala, un pò grazie alle foto abbastanza esplicite, riuscii a interpretare abbastanza bene.
Ecco un breve repertorio del gergo ritrovato su tutte quelle riviste patinate e specializzate:
Grasping, pulping, slurping, opens source, nespoling, cataplasming, sex-on-the-bitch, marasming, undertaking, xxx-files, herrypotting, ruttamating, ass-fidankel, corbezzoling, Rasputing, bowjob, stevejob, blackjob, titpressing, mangusting, spermafrosting, piss&love, piss&long, pisellooon, birthwatching, squassing, caprapalping, milkshadow.
Sapevo già che la Quattrogatti aveva in programma un volume da aggiungere alla sua enciclopedia, esclusivamente dedicato al variopinto mondo del sesso; ma mai mi sarei aspettato un marasma del genere.Una vera torre di Babele.
Per non parlare poi dei titoli dei dvd abbinati alle riviste:
Blu water: Viagara waterfall.
Aprimi sesamo.
Capitoni coraggiosi
Giovani minigonne decrescono.
Le scoparte della fi(si)ca moderna: il busone di Higgs.
La terribile Analconda della foresta fù vergine.

Ma devo ammettere che le parole più enigmatiche di tutte sono le sigle, ovvero acronimi che sono entrati ormai nello slang e nel linguaggio tecnico dei più pervertiti. Eccone un breve rapper-torio, tornato sugli spalti dopo una prolungata assenza:

PD, FI, BOT, CCT, 740, INPS, COCOCO, DL, TTIP, UE, ETCETC.

Per fortuna che c'era il librone e i disegni a chiarirle, sostanzialmente si tratta del ramo più sadomaso e malato, quello che gode delle sofferenze altrui. I metodi di tortura variano per ogni singola sigla, ma la posizione e la morale è sempre uguale: uno in piedi e l'altro piegato a 90°.

Gli inserti poi sono davvero strepitosi. Per i più esigenti caldeggio l'acquisto della riproduzione in silicone del boa cum-strictor a glande-zza naturale, incellophanato usando come supporto una caterva di riviste porno che occupano tutta una mensola( lunghezza totale: 16 riviste, ovvero 1 ano e 4 mesi ).
Per i più devoti ecco il reliquario contenente un vero pelo pubico di Christy Canyon.
Se avete bisogno invece di oleare gli ingranaggi ormai arrugginiti del vostro rapporto di coppia potete provare l'olio per massaggi al gusto di ghiandole surreali di molfetta muschiata( dalle virtù afro-asia-euro-disiache).
Per chi è rimasto senza lavoro vengono proposte webcum in-corpo-rate per aprire un'attività in proprio, e non solo quella.
Infine, per chi tiene al suo look, esistono strani gel per le chiome pubiche, le cui scritte pubblicitarie così recitano:alta tenuta, dai lustro al tuo fusto!
Ovviamente non poteva mancare la sezione annunci erotici. Vi riporto un annuncio preso da una rivista a caso:
Maria Teresa, altolocata( 5° piano), con rifiniture di pregio.
Seno asburgico, lato b coronato, saliva blu, piedigree per i più feticisti, mi piace essere blasonata fino allo sfinimento! Sono la tua regina di bastoni, vuoi giocare a scopone con me?
No sms, No martini, No Tav.
Accetto solo messaggi inviati tramite piccioncini viaggiatori.
Spedire a:
Duchesse du Chantilly
Rue de la Madame du Pompadur
Palace Royal du Ruyion
C/o Casa dell'accoglienza, Caritas diocesana.
DZ, 27010

Dopo quest'ultimo capolavoro letterario decido che mi sono sufficientemente aggiornato, individuo le scale a chicciola che risalgo velocemente: mi ritrovo al punto di partenza, davanti all'edicolante taurato.
Questa volta il MinorTauro è più accogliente: "Ah, ben ritrovato! Ha trovato qualcosa di suo ingrandime...Ehm volevo dire di suo gradimento, buon uomo?"
"Ma no, guardi, le dirò la verità, sto facendo un bdsm master in sessuologia applicata e/o appiccicata e avevo bisogno di aggiornarmi sulle usanze contemporane dell'umanità d'oggi...adesso capisco tante cose...si spiega tutto...Che tempi! Rob da mat!"
Stavo anche per congratularmi con lui per l'enorme varietà e l'ottima scelta del materiale esposto quando scorgo, appese di fianco al vetro dello sportello, qualcosa che attira immediatamente la mia attenzione e azzera tutte le mie inibizioni, molto più che le corbellerie del piano sottostante.
Vicino al banco dell'edicolante, come tutti i bimbi sapranno bene, sono sempre posizionate in modo molto appariscente e strategico le coloratissime "buste sorpresa". Lo ammetto, è una debolezza, una nostalgia legata all'infanzia, quando diventavo matto davanti a questi pacchi sorpresa che costavano ben 5000 lire, parlo dei primissimi anni '90.
Adesso costano dai 5 ai 10 euro e proprio non riesco a resistere alla tentaziione di acquistarne una.
Ancora prima di pagarla, mi faccio prendere dalla smania e decido di aprirla sul posto, davanti alla faccia attonita del buon minotauro che mi guarda incredulo. So leggere bene quell'espressione: "Per tutte le vacche che ho conosciuto in tangenziale e io che pensavo fosse per suo figlio..."
Ormai sono irrefrenabile, squarcio la confezione con i denti e lascio cadere a terra quelle cianfrusaglie da due soldi che per me sono inestimaabili tesori. Ecco il resoconto del bottino recuperato:

Adesivo di Fiorello ai tempi del karaoke con una coda posticcia in finto crine di cavallo, che gli arriva alle caviglie, ma l'adesivo mostra solo la faccia, le caviglie non ci sono, mi hanno fregato!

Album di figurine, ma senza alcuna figurina, dei mondiali di pallaavveleneta Borgoratto Mormirolo (Pv) '87.

Una foto autografata( con una x, peraltro tremolante) del moroso di Kiss me Licia, quello che usava lo shampoo alle nano particelle del Cern di Ginevra.

Una gomma da cancellare a forma delle chiappe di Marisa Laurito.Che culo! E' andata ancora bene! Temevo fosse una gomma da masticare!

Una scatola di cachi.

Un disco di Little Tony.

La radio transistor.

E pò cus'è?
Un appunto, con scritto solo queste sibilline parole: vado a militare, ci vediamo.
Firmato: tuo figlio

Un campanaccio bitonale tirolese per le vacche al pascolo che ho prontamente rifilato all'edicolante che c'ha delle parenti in Carinzia.

Uno strano piccolo dinosauro in plastica, tutto arancione fosforescente, che per una distrazione avvenuta durante la fase d' assemblaggio ha la testa di topo gigio.

Un porta chiavi a forma di Uan, il barboncino rosa allo zuchero filato che dirigeva Bim Bum Bam
(pensate un pò agli altri del team come dovevano essere.)

Bene, dopo aver sbollentato gli ardenti spiriti, passata la febbre da busta sorpresa, raccolgo quelle delizie sopraffine, mostro al giornalaio Donnola Moderna, la confezione divelta del bustone e gli chiedo il conto, pago, prendo il resto e mi blocco mentre lascio cadere le monete in tasca.
Che pirla! Mi stavo dimenticando del mio giornale!
"Mi scusi, mi scusi, mi dia anche la Res Publica"
"Mi spiace, è finita. Non ce n'è più. Mi spiace."
" Ohh, è proprio finita è? Che peccato, chissà cosa ci aspetterà adesso?"
Cazzarola, 14 brontosaurilioni di carta stampata e non c'ha una banalissima Res Publica.
Lo vedevo dispiaciuto e imbarazzato, mi chiese tutto costernato se non volessi, al posto di quella, il giornale Res Pubica.
"No guardi, di pubi per oggi ne ho avuti abbastanza, mi creda."
"Come vuole, allora la saluto e le suggerisco di affrettarsi perchè tra poco partirà il Filo-bus di Arianna che la porterà dritto dritto in superficie, evitando così tutta la fatica dell'andata.
Eccolo lì che arriva, arrivederci."
Mi affretto per non perdere il filo del discorso e salgo sul filobus. E' talmente imballato di gente che me ne devo stare tutto raggomitolato.
Per fortuna in pochi minuti rivedo la luce del sole, o meglio, del tramonto: ma quante ore avevo passato li dentro? Strascicai le mie ormai stanche membra verso la macchina, che nel frattempo, a furia di lampeggiare le quattro frecce, aveva quasi scaricato la batteria. Trovai anche un bel regalino sul parabrezza, una salata multa per divietissimo di sosta reiterata.
"Ma porco di quel minotauro! Pure questa!"
Rinsavii un poco sentendo il profumo delle pesche che ormai permeava tutto l'abitacolo. Rammaricato e con la coda tra le gambe, me ne tornai mesto mesto a casa.
Non trovai manco mia moglie, era uscita, con tutta probabilità per i suoi giri notturni tra i pollai.
Non mi rimase altro che assaggiare una di quelle pesche costatami il sangue.
Ne scelgo una già matura e la passo sotto l'acqua.
Inizio a sbucciarla quando mi accorgo di un bollino rimasto appiccicatoa su di essa, strano le altre non ne hanno.
Lo scruto da vicino, ci vedo una sagoma famigliare, quella di un Padre Pio in estasi mentre sgranocchia una succulenta pesca e sotto, in caratteri lillipuzzani: devotissima ditta Casalicchio, S.Giovani Rotondo, Foggia.


Nessun commento: